Viuzze, mestieri antichi, tradizioni, colori e sapori abitano nei mercati della Sicilia. Uno dei mercati più antichi è la Pescheria. Dietro il Duomo di Catania, nel tunnel delle mura di Carlo V, si snoda il mercato del pesce, un po’ all’aperto e un po’ coperto. Un luogo in cui ogni giorno sotto i grandi tendoni rossi e sui bianchi banchi di marmo, si ripete da tempi remoti il rituale della vendita del pesce, ma anche della carne e della frutta. Le grida dei venditori, i banchetti fumanti dei peperoni arrostiti e la trippa venduta ai passanti, fanno di questo luogo uno dei più emblematici della città, il posto ideale per immergersi nella cultura popolare catanese e restarne affascinati.

L’altro versante della Sicilia ospita, invece, la Vucciria di Palermo: un piacevole miscuglio di voci, odori e rumori; un angolo della città dove il tempo sembra essersi fermato. E’ il mercato più antico e popolare della città e si estende.

Nel centro storico di Caltanissetta esiste, poi, una via ricca di colori e profumi che proietta il visitatore o il passante occasionale in una dimensione attraente e suggestiva. Si tratta della via Consultore Benintendi che dalla fine del XVIII secolo ospita lo storico Mercato Strat’â foglia.

Situato nell’antico quartiere di San Rocco, il mercato è caratterizzato dalla presenza di alcuni luoghi d’interesse storico-artistico, come il settecentesco Palazzo Natale Cosentino, formato da due ali unite da una terrazza, l’ingresso secondario dell’ottocentesco Palazzo Benintendi, e quattro edicolette votive, datate tra XIX e XX secolo, tra le quali spicca quella della Sacra Famiglia che espone un quadretto dipinto su vetro di fattura popolare.

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